Cristallo di rocca di Adalbert Stifter (1805-1868)

Cristallo di rocca, una fiaba scritta nel 1845 da Adalbert Stifter: due fratellini si perdono tra i ghiacci eterni della montagna la notte di Natale, di ritorno a casa provenienti dal paese della nonna materna situato dall’altra parte del monte. Una notte all’addiaccio dentro una grotta di roccia e ghiaccio aspettando i soccorsi, un dialogo innocente e commovente tra il fratellino che tenta di tenersi adulto e virile e la sorellina arrendevole e fiduciosa in lui; l’amore per la Natura, l’incanto del mondo infantile, l’innocenza e la fiducia dei bambini, gli universi maschile e femminile che si incontrano e si completano, le tradizioni immutabili del mondo preindustriale, l’amore e la devozione al suolo natio che portano con sé salvaguardia e cura per il proprio ambiente. Tutti motivi che fanno riflettere sull’inevitabile infelicità del moderno uomo globalizzato, tecnologico e disperato.

Di Adalbert Stifter leggi anche: Uomo & Donna: il potere curativo dell’amore. 

A. Mercuri

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