La mia psicoterapia
Io sono medico psicoterapeuta, cognitivo-comportamentale di formazione ma non di fatto. Nella pratica cioè, non riesco ad aderire in modo dogmatico a nessuna scuola di psicoterapia ma prendo ciò che ritengo intelligente, un po’ da tutte. In particolare, miro ad inserire il paziente entro ritmi e modi di vivere più naturali e tradizionali perché, come ho constatato e dichiarato più volte, gran parte della sofferenza psicologica oggi non è dovuta ad una specifica malattia psichiatrica del soggetto ma all’incapacità di adattarsi ad uno stile di vita follemente diverso da quello tradizionale, che rimanendo costante nel corso di centinaia di millenni ha plasmato i nostri corpi e le nostre menti. Se siamo stati cioè per centinaia di migliaia di anni nomadi liberi nelle foreste, che vivevano cacciando e raccogliendo radici, il nostro corpo e la nostra mente si sono conformati geneticamente su quei modi di vivere: possiamo ora essere felici trascorrendo gran parte della nostra vita chiusi in una stanza col neon acceso ed un computer davanti? E tra chi si ammala di ansia e depressione, in queste condizioni, e chi non si ammala, chi è più “normale”?
Qualcuno potrebbe sorridere pensando che io voglia curare i pazienti mandandoli a pascolare le pecore: no, dobbiamo vivere la nostra epoca, ma dobbiamo farlo consapevoli che stiamo forzando i nostri meccanismi psicologici e che, rientrando per quanto possibile in risonanza con la nostra vita passata, possiamo raggiungere anche oggi un’ armonia psicologica.
Come vedete, per me la psicoterapia non è cercare nell’infanzia i perché ci si mangia le unghie o insegnare la tecnica per ingannare le ossessioni ma qualcosa di molto più vasto e profondo che dia al paziente, nel più breve tempo possibile, la capacità di vivere in armonia con le proprie esigenze naturali, oggi purtroppo ignorate e soffocate.
Riguardo al rapporto tra utilità sociale e felicità, vita moderna e disagio psichico, abuso di psicofarmaci e malattia psichiatrica e sulle cause della tossicodipendenza, qualche anno fa ho scritto un libro, “Quarant’anni di riflessioni” ,nel quale espongo in dettaglio ciò che dovrebbero essere i caposaldi di ogni psicoterapia proficua; l’ho chiamato manuale di auto-psicoterapia perché vi sono racchiusi alcuni principi fondamentali che chiunque può apprendere anche da solo.
Angelo Mercuri
Mi sembra tutto molto interessante, vorrei dare a mia figlia che ha problemi di insonnia il trittico ma non so se faccio bene. Mi piacerebbe avere un consiglio
Buongiorno, di per sé Trittico non ha particolari controindicazioni se usato a basso dosaggio per dormire. Quanto al caso particolare di sua figlia, dovrei conoscerla per capire se va bene Trittico o altro o anche, meglio di tutto, nessun farmaco.
Curo l’ansia e la depressione con 50 xanax rilascio prol.e 25 Adepril.Nonostante la cura,in certi periodi mi ritrovo con stanchezza ,fiatone depressione e dietro suggerimento del mio medico aumento adepril a 50 e 50 Sulamid.Che ne pensa di questa cura?
Buongiorno, non c’è nulla di anomalo nella cura ma per sapere se è adatta a Lei dovrei conoscerla. E’ comunque normale avere periodi più o meno belli, ce li hanno tutti; quanto ad Adepril, non è un antidepressivo molto efficace però se a lei basta è meglio così. Deniban poi è uno stimolante utile per superare un breve periodo di crisi, certamente non va assunto per tempi lunghi anche perchè poi non funzionerebbe più
Buona sera vorrei avere se è possibile il suo parere sulla mia terapia per una depressione ansiosa alla quale si è aggiunta l’insonnia .Mi è stato prescritto il Dolmador da 15mg .Assumo già En e Ludiomil.Io ho molti dubbi e timori.Puo aiutarmi? Esiste un farmaco meno pericoloso del Dolmadorm? Vorrei avere con lei un colloquio telefonico a pagamento è possibile? Infinite volte Grazie
Abito a Cagliari.
Buonasera, le ho inviato link su whatsapp per effettuare prenotazione per colloquio. Ludiomil è un buon farmaco antidepressivo mentre EN e Dalmadorm sono due benzodiazepine per ansia e insonnia ma vanno bene solo se usate per periodi brevissimi se no aggravano l’ansia, l’insonnia e la depressione.
Dottore io ho tutti pungimenti e bruciori per il corpo ed in testa prendo una compressa dopo colazione e tavor
Grazie per avermi risposto ma desidero avere un colloquio con lei sono sicura che avrei dei chiarimenti sul mio stato .Vedrò come riuscirci.Cordiali saluti.
Soffro di depressione e ansia due anni curo con En Laroxil poi lutiomil En.Sto bene per un po poi come diminuiscono e arrivo ad un buon punto ricomincio ann star bene.Ora sono di nuovo in questo dilemma .Io ho molta fiducia in lei anche per la profonda conoscenza dei farmaci…che io temo moltissimo.Abiro a Cagliari e nn posso raggiungerla ma mi piacerebbe moltissimo.Puo darmi un consiglio.L’aumento di peso mi fa star male anche con dosaggi minimi.Grazie in ogni caso.
Buongiorno, non posso aiutarla via mail, io faccio anche consulenze con skype per chi abita lontano.
Io soffro di disturbi d’ansia da quando avevo 16 anni, ( ora ne ho 66). Eppure non vivo chiusa in casa , non lavoro in ufficio davanti a un compiuter, non vivo in una grande citta caotica. Insomma i miei disturbi non sono per niente giustificati perché ho davvero tutto per stare bene, ma proprio tutto! Perché allora non riesco a eliminare gli psicofarmaci? Mi piacerebbe tanto parlare con lei, se non fosse così lontano le chiederei un appuntamento.(io sto a taranto). Magari starà chiedendosi perché non mi rivolgo ad uno psicologo o psichiatra nella mia zona. Beh, l’ho gia fatto; prima un po’ di sedute dalla psicologa. A distamza ho pensato di consultare una psichiatra…..e son caduta dalla pentola nella brace perché quest’ultima mi ha prescritto oltre all”ansiolitico che già usavo mi ha aggiunto il daparox. Sono 4 anni che lo prendo, ho provato a sospenderlo più volte, quando stavo bene; e non una goccia ogni 2-3 giorni come consigliato dalla dottoressa, ma 1 goccia ogni 7-8-10 giorni. Ho iniziato con 15, son riuscita a scalarne 5 senza problemi. Da tre anni ogni volta che riprovo, dopo la prima o la seconda goccia in meno ritornano i disturbi e io ritorno alle mie 10 gocce. Conclusione: avrebbe qualche suggerimento per me???
Buonasera, purtroppo paroxetina è uno degli antidepressivi più difficili da togliere. Dovrei però conoscerla direttamente per darle dei consigli adatti a lei.