Psicofarmaci e peso corporeo: gli antipsicotici

Tra gli psicofarmaci, quelli che sicuramente fanno più ingrassare sono i cosiddetti antipsicotici i quali hanno come denominatore comune l’inibizione di alcuni circuiti dopaminergici implicati nelle manifestazioni della follia.

La follia vera, è una condizione talmente grave tuttavia da far dire che l’aumento di peso, di fronte all’eventuale efficacia del farmaco, è cosa di importanza relativa. Gli antipsicotici però adesso vengono sempre più prescritti, a basso dosaggio, per forme di disagio psico-emotivo non poi così gravi (e relativamente rare) come la follia vera ma per condizioni di disagio relativamente lievi e comuni (depressione, ansia, insonnia, ossessioni) e per questo, sapere quali sono quelli più implicati nell’accumulo di grasso corporeo può essere di ampio interesse.

Diciamo che tra i più noti, sicuramente Olanzapina (Zyprexa come nome commerciale) è quello che fa ingrassare dippiù e più rapidamente (in realtà peggio ancora è Clozapina che tuttavia non è utilizzato mai al di fuori della vera follia). Anche a dosaggio basso Olanzapina provoca un immediato, rapido ed evidente aumento di peso (vedi: Olanzapina: attenti al peso!). Dopo Olanzapina, a seguire, troviamo quetiapina e risperidone con potere ingrassante medio, mentre i noti aripiprazolo (Abilify), levosulpiride (Levopraid) e amisulpiride ( Deniban, Solian) fanno ingrassare assai di meno. A questo proposito è d’obbligo dire che a dosaggio molto basso (dai 2 ai 5 mg), aripiprazolo è un forte stimolante dei circuiti dopaminergici prefrontali e, riaccendendo la voglia di fare e gli interessi, può fare anche dimagrire; lo stesso, ma in misura assai minore, vale per Levosulpiride e Amisulpiride a basso dosaggio (tipo 15 gtt 2 volte al giorno per levosulpiride e 50 mg al giorno per amisulpiride) i quali, a dosaggi così bassi, sono pure essi stimolanti attivando il recettore sigma prevalentemente e forse anche i recettori della dopamina prefrontali (come fa aripiprazolo). Lo svantaggio di levosulpiride e amisulpiride rispetto ad aripiprazolo è però che fanno aumentare molto la prolattina la quale poi provoca nel lungo periodo aumento di peso.

Parlando poi dei più vecchi antipsicotici (cloropromazina, promazina, perfenazina, aloperidolo), va detto che fanno aumentare di peso meno di quelli più recenti su menzionati; più in dettaglio, cloropromazina e promazina hanno un potere ingrassante medio mentre aloperidolo e perfenazina basso.

Per concludere queste brevi note sulla relazione tra antipsicotici e peso corporeo è da aggiungere che:

  • Gli antipsicotici fanno ingrassare (a parte aripiprazolo, amisulpiride e levosulpiride) anche a basso dosaggio, purtroppo
  • Fanno ingrassare da subito e sempre più per diversi mesi poi, pur continuando ad assumerli, ci si stabilizza ma il peso acquistato non si perde (mentre, come vedremo, alcuni antidepressivi prima fanno ingrassare ma poi pur continuando ad utilizzarli si torna al proprio peso iniziale)
  • Oltre a fare aumentare l’appetito soprattutto di carboidrati, gli antipsicotici fanno diminuire la voglia di muoversi causando un minore dispendio calorico
  • Possono alterare non solo il peso ma far aumentare anche la glicemia (talvolta fino al diabete conclamato), il colesterolo e i trigliceridi provocando quella che nel complesso si definisce sindrome metabolica
  • Fanno ingrassare più rapidamente e dippiù chi li usa per la prima volta e i soggetti più giovani

Ma con quale meccanismo gli antipsicotici fanno ingrassare?
Considerate che i farmaci tipici per dimagrire sono le amfetamine che sono potenti stimolanti noradrenergici e dopaminergici: ecco, in generale e a grandi linee gli antipsicotici danno l’effetto opposto. Le amfetamine sono di per se anoressizzanti agendo direttamente sui centri ipotalamici dell’appetito ma agiscono anche sul centro del piacere facendo aumentare la voglia di fare e l’energia, consentendo quindi alla persona di gratificarsi con molte altre cose che non siano il cibo. Gli antipsicotici invece danno un effetto opposto: tendono a dare stanchezza e a togliere piacere nelle attività  perciò uno si riversa sul cibo anche per trovare un po’ di piacere e gratificazione compensatoria.

Oltre a questa spiegazione in parte psicologica, semplice e intuitiva, parlando più scientificamente per gli appassionati di psicofarmacologia, i motivi biochimici e farmacologici per cui gli antipsicotici fanno ingrassare sono:

  • Antagonismo ai recettori serotoninergici 5-HT2C e forte stimolazione dei 5-HT2A la qual cosa fa diminuire il senso di sazietà (Olanzapina, Quetiapina e Risperidone soprattutto)
  • Antagonismo al recettore istaminico H1 che provoca inibizione del senso di sazietà, stanchezza, sonnolenza e pigrizia fisica facendo quindi aumentare l’introito calorico e facendo diminuire il dispendio energetico
  • Antagonismo ai recettori adrenergici alfa il che, oltre ad ipotensione ortostatica e naso chiuso, provoca pure stanchezza e diminuito dispendio energetico
  • Antagonismo ai recettori M3 dell’acetilcolina pancreatici e cerebrali che fa diminuire la secrezione di insulina e causando insulino-resistenza
  • Antagonismo ai recettori D2 e D3 della dopamina che provoca demotivazione, calo di interessi, sedazione e aumento di appetito
  • Azione diretta sul tessuto adiposo bianco, sullo stomaco e sul pancreas che provoca alterata produzione di leptina, adiponectina e grelina, tre neuropeptidi che, agendo sul cervello, controllano l’appetito e il metabolismo energetico.

Un saluto a tutti,

A. Mercuri

2 commenti

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  1. Nicola
    Nicola dice:

    Dottore buogn
    Prendo da 1 anno olanzapina 5mg a sera per depressione psicotica. Sto bene e lo psichiatra non vuole cambiare farmaco però ho preso 15kg. Quindi oltre a mandarmi dal nutrizionista mi ha dato Zonegran 25mg per tre al giorno.
    Dice che oltre a togliere l’appetito mi aiuterà anche con il mio umore perche é uno stabilizzatore umore.
    Io ho letto che è un antiepilettico
    Non so che fare. Lei mi consiglia questo farmaco nella mia situazione?
    Ho 28 anni

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    • Angelo Mercuri
      Angelo Mercuri dice:

      Buongiorno, deve fidarsi del suo psichiatra se no si fa una gran confusione. Io per darle qualsiasi consiglio, soprattutto per una patologia seria come la sua, devo assolutamente conoscerla almeno online. Non ha senso parlare di farmaci senza conoscere il paziente.

      Rispondi