Depressione resistente e Selegilina (Jumex)
Tale farmaco trova indicazione ufficiale nella malattia di Parkinson ma sempre più viene usato nelle depressioni resistenti ai tradizionali trattamenti soprattutto in associazione con i comuni antidepressivi; inibisce l’enzima MAO B che degrada la dopamina e come risultato provoca un aumento di tale neurotrasmettitore negli spazi sinaptici.
La Dopamina è il neurotrasmettitore della gratificazione, della voglia di fare, dell’appetito sessuale, dell’entusiasmo; ne è ricca, non a caso, la rete prefrontale che è la parte più nobile del cervello umano ed è costituita dalla corteccia prefrontale e dai cosiddetti “nuclei della base”, questi ultimi coinvolti anche nel mantenimento della normale tensione muscolare e dei movimenti fini, della percezione del corpo nello spazio, del ricordo degli automatismi motorii (camminare, andare in bicicletta, suonare uno strumento musicale). E non solo la rete prefrontale ne è ricca ma la dopamina è il neurotrasmettitore anche del centro del piacere del cervello, il Nucleus Accumbens. Ad esempio, la cocaina agisce in un modo analogo ma lo fa in modo esplosivo, breve, incontrollabile e pericoloso.
Certamente Jumex non è per tutti ma solo per chi non trova giovamento coi trattamenti antidepressivi più tradizionali o perché li ha già usati per troppi anni o perché ha un tipo di depressione apatica che non migliora, anzi peggiora, con i consueti antidepressivi serotoninergici. Generalmente viene associato agli antidepressivi tradizionali anche se tale abbinamento va fatto con cautela perché, usando dosaggi eccessivi, si potrebbe accumulare troppa serotonina negli spazi sinaptici. Tale evenienza tuttavia è rara.
Qui sotto vi fornisco:
Scheda tecnica ufficiale di Jumex approvata dall’AIFA.
Articolo scientifico che parla dell’uso di Jumex nelle depressioni resistenti
Esperienza di molti pazienti (in inglese) con la formulazione transdermica ad alto dosaggio di Selegilina (Emsam): https://www.drugs.com/comments/selegiline/for-depression.html
A. Mercuri
Buongiorno,
ho una depressione.
Il mio psichiatra, ora in pensione, mi trattò anche con Jumex da cui ebbi grande beneficio.
Sto cercando un nuovo psichiatra che mi segua. Nessuno conosce l’eventuale utilità dello Jumex. Anche per questo mi ha interessato il breve articolo da lei pubblicato.
Consiglia qualche buon psichiatra nella zona di Milano?
Non sto affatto bene. La ringrazio se potrà aiutarmi.
Cordialmente,
Grazia
Buongiorno, Jumex è un MAO inibitore, difficile che qualcuno ancora la prescriva al di fuori del Parkinson. Comunque io uso in alcuni casi un farmaco sempre dopamino-agonista ma più delicato, l’Amantadina. Ovviamente devo prima conoscere bene il paziente. Su Milano non saprei chi consigliarle.
Salve dottore, mi chiedevo se la selegilina o un altro IMAO a basse dosi possa avere benefici in caso di apatia e demotivazione ma senza depressione (che ho avuto ma ora se ne è andata). Ho trovato degli articoli interessanti su pubmed dove ha dimostrato avere addirittura un effetto neuroprotettivo e sul sito psychotropical del dott. Gillman un psicofarmacologo australiano in pensione che sta facendo una sua battaglia personale per promuovere questi farmaci caduti in disuso perché ritenuti pericolosi e utilizzati raramente solo in casi gravi e refrattari a qualsiasi trattamento. Lui nel suo protocollo invece li userebbe pressochè subito (se ovviamente indicati). Pur non essendo medico ho comunque una formazione universitaria scientifica e sto cercando di informarmi su internet da fonti autorevoli (pubmed ecc) ed effettivamente non sembrano esserci molte alternative in caso di apatia, forse gli stimolanti usati per l’ADHD nei bambini ma essendo adulto non credo di soddisfarne i criteri diagnostici ne tantomeno sarei contento di ricevere una prescrizione per assumere amfetamine. Sono uscito da qualche mese da un brutto biennio iniziato dopo il Covid dove ho avuto alti e bassi di sintomi molto invalidanti sia fisici che mentali, ero arrivato a dormire per oltre 14 ore al giorno e nelle restanti avere una forte nebbia mentale, incapace di concentrarmi e ragionare chiaramente quasi come se avessi la demenza oltre che ad astenia, dolori diffusi e umore a terra ma zero ansia o insonnia. Emocromo e tiroide erano ok. Non sapendo a quale specialista rivolgermi ho preferito ritirarmi a fare il minimo indispensabile e aspettare e pur soffrendo credo di aver fatto bene, avrei con ogni probabilità rimediato da uno psichiatra un SSRI che a quanto ho capito nel mio caso sarebbe stato veleno o una diagnosi di fibromialgia (che viene trattata sempre con antidepressivi) o peggio di essere etichettato come malato immaginario. Adesso sto decisamente meglio, ho cambiato alimentazione eliminando il glutine a cui ero intollerante e curato la disbiosi intestinale e la nebbia mentale e la depressione si sono lentamente dileguate ma stranamente invece di non vedere l’ora di riprendere in mano la mia vita mi sento apatico, demotivato e disinteressato, come spento. Mi sentivo così anche in questi 2 anni ma l’apatia passava in secondo piano rispetto ai sintomi principali. Un farmaco che vada a ripristinare i livelli ottimali di dopamina potrebbe davvero essere la soluzione definitiva? Forse è un po eccessivo usare molecole così potenti per una situazione che non è di certo un emergenza e c’è un altra strada ma le opinioni dei pazienti che ho trovato sulla selegilina mi sembrano davvero incoraggianti e dovrebbe essere efficace e priva di effetti collaterali ad un dosaggio davvero minimo anche solo 1,25 o 2,5mg al giorno senza richiedere restrizioni alimentari risultando cosi di facile gestione e sicurezza o magari nel mio caso specifico è controindicata. Non ho le competenze per stabilirlo.
Grazie per il suo aiuto.
Ma la soluzione transdermica è approvata in Italia?
Non credo, Emsam, Selegilina transdermica, è approvata negli Stati Uniti.